Pennelli per acquerello: tutto quello che c’è da sapere

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La scelta dei pennelli per i principianti può essere difficile, per via della vasta scelta, ma non solo. Ci sono tanti fattori da tenere presente: la forma, il tipo di setole, la misura e, non ultimo, il prezzo.

In questo articolo vi presento una piccola guida nella quale ho cercato di condensare il maggior numero di informazioni, cosi da poter scegliere i pennelli per dipingere ad acquerello in modo consapevole.

Come sono fatti i pennelli per acquerello

I pennelli sono costituiti da tre parti principali. La più importante è il pelo, che a sua volta diviso in una parte detta pancia e nella punta.

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Il pelo è composto da setole e deve avere determinate caratteristiche, soprattutto nei pennelli tondi, che nell’acquerello sono i più usati. Deve avere una forma affusolata, larga alla base (serbatoio) e fine all’estremità (punta).

Esistono due tipi di setole per i pennelli da acquerello: naturali o sintetiche.

I peli naturali più usati nella pittura ad acquerello, sono, in ordine di costo:

  • lo zibellino, meglio conosciuto come martora Kolinsky si distingue per il colore dorato
  • la martora rossa
  • lo scoiattolo, meglio conosciuto come vaio naturale, dal colore marrone scuro

I pennelli di pelo naturale trattengono un più acqua, sono morbidi ma poco elastici, nel senso che le setole, una volta bagnate, faticano a tornare in posizione. La morbidezza consente di bagnare la carta senza danneggiarla, e di stendere velature senza disturbare troppo lo strato di pittura sottostante.

Tuttavia, hanno il difetto di essere costosi e, soprattutto, provengono da animali, e visto che oggi esistono pennelli in fibra sintetica che imitano perfettamente il pelo naturale, abbiamo fortunatamente la possibilità di scegliere. Per esempio, la linea professional di Winsor & Newton è un buon compromesso.

I pennelli con setole sintetiche vanno dai più costosi, i cosiddetti “imitazione martora”, “imitazione scoiattolo”, che hanno una punta morbida e poco elastica, fino ai meno costosi con setole più rigide ma molto elastiche. Questo secondo tipo di pennelli per acquerello, se ben fatti, sono ottimi per i dettagli perché la punta resta rigida, garantendo maggior controllo.

Il pelo è tenuto in posizione dalla ghiera, un collare metallico che deve essere ben costruito per evitare che i peli cadano nel tempo. Inoltre, la ghiera deve essere inossidabile, per impedire la formazione di ruggine. I pennelli di bassa qualità presentano una saldatura verticale sulla ghiera, perché sono fatti con metallo piegato. La ghiera ha anche il compito di proteggere il manico di legno dall’umidità: questo deve essere rigorosamente di legno laccato o almeno verniciato, sempre per una maggiore resistenza all’umidità .

Sul manico sono stampate molte informazioni interessanti: oltre al marchio e alla gamma specifica, troviamo il numero che corrisponde alla misura e il materiale che compone le setole del pennello.

Le forme dei pennelli per acquerello

I pennelli più usati per l’acquerello sono quelli tondi, senza dubbio i più versatili. In seconda posizione troviamo i pennelli piatti, dalle misure più piccole, perfetti per fare i ritocchi a quelli di grandi dimensioni e alle  pennellesse, ideali per bagnare il foglio e riempire grandi superfici.

Poi abbiamo il pennello bombato a punta fine, detto anche francese, dalla caratteristica ghiera in plastica o in gomma legata da un filo metallico. Questa ghiera permette di raccogliere una maggiore quantità di acqua, mentre la punta morbida e affusolata permette di dipingere grandi porzioni e dettagli allo stesso tempo.

Poi ci sono altri pennelli che potrebbero essere utili per particolari effetti, come il Rigger, o liner, un pennello tondo con peli lunghi e una punta sottile. Nonostante le sue dimensioni ridotte, è in grado di trattenere una buona quantità d’acqua ed è quindi adatto per tracciare linee lunghe e dettagli fini.

Abbiamo anche i pennelli Filbert, piatti con la punta arrotondata, i pennelli con punta angolata e i pennelli giapponesi e cinesi “Hake”, in lagno naturale e pelo di capra morbidissimo.

Numerazione e misure

Per quanto riguarda i numeri e le misure dei pennelli, è molto difficile districarsi.

Partiamo dal fatto che i numeri identificano le dimensioni relative del pelo per lo stesso tipo di pennello e dello stesso produttore. Le misure dei pennelli tondi si riferiscono alle dimensioni, in millimetri, del diametro della ghiera. Le numerazioni possono partire da un certo numero di zeri per i pennelli più piccoli, a seconda del produttore.

Per esempio, la gamma di pennelli tondi di martora sintetica dello stesso marchio, in questo caso la linea Professional Watercolor di Winsor & Newton ha una numerazione che va dallo 000 al 16,  e queste misure si riferiscono alle dimensioni, in millimetri, del diametro della ghiera.

Altre gamme e possono partire da un certo numero di zeri, qui per esempio nella tabella di Tintoretto per i tondi, si parte dalla misura dieci zeri, espressa con 10 barra zero, che corrisponde a 1,4 millimetri. 

Questo sistema di numerazione è abbastanza standardizzato, anche se le dimensioni possono variare leggermente da un produttore all’altro e perfino tra paesi diversi.

Per aggiungere ancora più confusione, il sistema di misurazione differisce tra i diversi tipi di pennelli. Un numero due tondo è molto più piccolo di un numero due bombato.

Alcuni pennelli, inoltre, per esempio le pennellesse e i pennelli piatti grandi, hanno un sistema di misurazione completamente differente. La misura, sempre espressa in millimetri o in pollici, si riferisce alla lunghezza del pelo dalla ghiera alla punta.

Marchi e prezzi

I marchi che mi sento di consigliare, vista la mia esperienza, sono, tra gli italiani, gli ottimi Tintoretto e Borciani e Bonazzi, mentre tra i marchi stranieri consiglio la tedesca Da Vinci e l’inglese Winsor & Newton. 

Se posso darvi un consiglio, acquistate dei pennelli tondi sintetici, per esempio un numero due e un numero quattro tra quelli a punta rigida, per esempio i Cosmotop Spin di Da Vinci, per i dettagli, e un numero dieci imitazione naturale per stesure ampie bagnato su asciutto e velature.

Per bagnare la carta e per gli sfondi, un pennello piatto imitazione naturale 25 mm o una pennellessa morbida (il primo Professional Watercolor di Winsor & Newton, la seconda della linea Casaneo di Da Vinci).

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Più avanti potete concedervi un bel pennello bombato (imitazione o vaio naturale) numero 1, forse quello che porta la maggiore quantità di acqua, perfetto per dipingere in modo libero ed espressivo.

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