L’importanza dei valori tonali in pittura

Per la qualità di un dipinto, il valore è più importante del colore. Possiamo ottenere un buon dipinto anche usando un solo colore, e al contrario, scegliere la combinazione di colori perfetta, ma avere un risultato scarso, se i valori tonali non sono corretti.

Cosa sono i valori tonali

Ma cosa sono nello specifico questi valori tonali, e a cosa servono? Spesso si confondono tra loro tonalità e tono, ma in realtà non sono sinonimi. 

La tonalità, o tinta, si riferisce al colore in quanto tale, determinato dalla sua lunghezza d’onda e che identifichiamo semplicemente come giallo, rosso, eccetera.

Ogni colore a sua volta può avere diversi toni, secondo la quantità di luce che lo colpisce.

Ed è a questo punto che entra in gioco il valore tonale, che indica quanto sia chiaro o scuro un colore in una scala di toni chiari, medi o scuri, indipendentemente dalla sua tonalità.  

Ad esempio, un colore blu e uno rosso possono avere lo stesso valore tonale anche se l’aspetto del colore è diverso.

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I valori tonali nella pittura

I valori tonali relativi di un oggetto servono per creare l’illusione di tridimensionalità, per dare profondità e per stabilire i punti focali della composizione, sia che si tratti di una natura morta, di un ritratto o di un paesaggio.

Capire e usare correttamente i valori può avere un grande impatto sul risultato finale. Ecco un classico esempio, quello delle montagne in lontananza. Nel paesaggio, secondo la prospettiva aerea, gli oggetti più distanti risultano più chiari per via della densità dell’aria, che crea come un velo tra l’occhio e gli oggetti stessi.

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Ma se dipingiamo le colline sullo sfondo con un colore più scuro rispetto a quelle più vicine, la profondità risulta alterata e innaturale. Per questo è importante riconoscere i diversi valori.

Come si formano i diversi valori tonali

I valori tonali sono determinati dalla luce. Un oggetto illuminato rivela la sua forma e il suo volume attraverso diversi passaggi di tono: dal punto più chiaro, al mezzotono fino al punto in ombra o ombra propria.

L’oggetto poi si relaziona all’esterno attraverso l’ombra portata, cioè creata dall’oggetto stesso, e spesso riceve dei riflessi da altri oggetti illuminati. 

Naturalmente ho semplificato al massimo, ma tenete presente che entrano in gioco tante altre variabili, come la direzione e l‘intensità della luce, la forma, il materiale e il colore dell’oggetto, quanto è scuro o quanto è chiaro, eccetera.

Chi disegna o dipinge da molto tempo riesce a individuare i valori con più facilità, ma per chi è agli inizi posso capire che non è cosi facile. 

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Per questo esercitarsi con gli studi tonali è fondamentale per progredire:

potete scegliere qualsiasi oggetto attorno a voi o la vista dalla vostra finestra, l’importante è cominciare. Create una scala di grigi di riferimento con 4 o 5 toni e usatela come riferimento per costruire i valori del soggetto.

Potete usare grafite, carboncino, pastelli, matite bianche per sottolineare le alte luci, oppure l’acquerello.

Su Patreon trovate una lezione completa e in tempo reale sui valori tonali, con esercitazioni pratiche e materiali didattici da scaricare.

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Oppure, sul mio canale YouTube trovate il video dedicato all’argomento.

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