Come realizzare i cartoncini dei colori per acquerello e perché
Cartoncini dei colori per acquerello: come realizzarli e perchè sono utili nella nostra pratica pittorica.
Il motivo per cui i cartoncini dei colori per acquerello sono importanti nella mia pratica in studio è che mi mostrano come ogni acquerello si comporterà una volta steso sulla carta. Si tratta di informazioni che non si ottengono guardando la cartella dei colori del produttore, perché una stampa non avrà mai lo stesso aspetto di un colore steso di fresco.
Per alcuni si tratta di un lavoro noioso, per altri può sembrare una inutile perdita di tempo, mentre per chi ama i colori e vuole comprenderne i segreti, creare delle “carte d’identità” di ognuno di essi è un’attività piacevole.
Estrarre dalla scatola i tubetti, diluire il colore in tavolozza, stenderli e creare degli effetti, e poi osservare i risultati e annotare le proprietà dei pigmenti ci aiuta a memorizzare nomi e composizioni.
Perché realizzare i cartoncini dei colori per acquerello
Ci sono almeno un paio di motivi a favore dei cartoncini per acquerello fai da te. Vediamoli:
1- Conoscere le proprietà dei colori: i cartoncini sono un ottimo esercizio che vi permette di familiarizzare con le diverse caratteristiche dei pigmenti e delle marche di colori.
Per esperienza ho capito che se non si ha una solida conoscenza dei propri materiali si fatica più del necessario per ottenere dei risultati. Capirete anche quali colori vi piace usare e di quelli di cui potreste fare a meno, evitando acquisti inutili. Annotando i codici, per esempio, ho scoperto di avere diversi doppioni, per via dei nomi diversi assegnati dai marchi per lo stesso pigmento.
2- Facilita la costruzione delle tavolozze per i progetti: i campioni ci aiutano a comporre in modo semplice ed efficiente le palette di colori , confrontando ognuno di essi con i colori del soggetto. Si può anche verificare quali colori lavorano bene accostati e quali risultano disarmonici.
Anatomia di un cartoncino
Si possono creare cartoncini molto semplici con un quadrato colorato e il nome del colore, ma questo ci da come unica informazione utile l’aspetto del colore steso sulla carta.
Per essere efficaci, i cartellini devono riportare più informazioni possibili. Ve le elenco per odine di importanza:
1- Nome del colore, che non corrisponde necessariamente al pigmento principale contenuto, ma al nome scelto dal produttore per ragioni di marketing.
2- Nome del produttore: é importante sapere di quale marca è la vernice, perché le vernici con lo stesso nome di colore possono variare notevolmente a causa delle diverse formulazioni e combinazioni di pigmenti.
3- Codice del pigmento: ogni pigmento è codificato con una combinazione di lettere e di numeri in un database detto Colour Index International. Il codice identifica la provenienza del pigmento, se naturale o sintetico, la famiglia delle tonalità e il nome specifico del pigmento. I colori sono composti da uno o più pigmenti, e questa informazione è utile nelle mescolanze, per evitare di ottenere colori spenti o opachi. Meno pigmenti abbiamo in un mix, più il colore sarà luminoso e pulito.
Qui trovate il il link al database più completo sui pigmenti e sui produttori, di cui trovate i cataloghi e le cartelle colori on line.
4- Il numero di serie, che indica il costo del colore. Quanto più basso è il numero di serie (ad esempio la Serie I), tanto meno costoso sarà il colore, perché i pigmenti che la compongono sono più economici e facili da ottenere o produrre. Man mano che si sale di numero (ad esempio, Serie III – IV), la vernice diventa più costosa perché i pigmenti sono più costosi e più difficili da ottenere o produrre.
5- Lightfastness: indica il grado di resistenza alla luce di un pigmento. Questo indice misura il tempo in cui un pigmento manterrà il suo colore originale in determinate condizioni (esposizione alla luce diretta e indiretta senza protezioni). Questo dato ci dà quindi un’idea di quanto a lungo il vostro lavoro manterrà la sua vivacità e la sua integrità. I sistemi di classificazione possono variare da una marca all’altra, ma tradizionalmente una classificazione di Resistenza alla luce I significa che il pigmento ha una resistenza alla luce eccellente, mentre una classificazione III o superiore significa che la resistenza alla luce è da discreta a molto scarsa e che il pigmento subisce molti cambiamenti quando viene esposto alla luce. Fate del vostro meglio per attenervi a un grado di resistenza alla luce compreso tra I e II.
6- Opacità / Trasparenza. Opacità significa che il colore ha un forte potere coprente. Trasparenza significa che è possibile vedere tutto ciò che si trova sotto il colore dopo che si è asciugato.
La linea nera che delimita il campo di colore nelle schede dei campioni serve a testare l’opacità o la trasparenza. Questa informazione ci dice esse possiamo applicare o delle velature successive senza perdere la trasparenza. Il simbolo più usato è un quadratino.
7- Granulazione. I pigmenti sospesi nell’acquerello di solito fanno una di queste due cose: producono un bel colore omogeneo e uniforme o si raggruppano per creare una bella texture e delle macchie. Quando il colore si asciuga, si noterà che i pigmenti più pesanti si depositano per primi sulla carta, mentre quelli più piccoli impiegano un po’ più di tempo. Queste texture sono una delle caratteristiche uniche dell’acquerello e vi aiuteranno a scegliere i colori adatti a qualsiasi superficie di applicazione. Nelle note si aggiunge la lettera G per i colori granulanti.
8- Forza colorante. I colori con un’elevata forza colorante “macchiano” la carta e non si possono rimuovere con il lifting. I colori macchianti sono adatti come base per le velature, perchè non si sollevano al passaggio del pennello. Il simbolo più usato è un triangolo.
Come stendere il colore sul cartoncino
I colori per acquerello si possono stendere usando tecniche diverse, e ognuna di esse produce risultati diversi. Il cartoncino dovrebbe contenere una sintesi di queste tecniche. Il sistema che ho escogitato è piuttosto semplice.
Divido il cartoncino in diverse porzioni, con tre caselle rettangolari nella parte alta, una porzione più grande al centro, e una striscia nella parte bassa, destinata alle annotazioni. Se preferite, potete riservare alle note il retro del cartoncino. Nelle note inserite le informazioni elencate sopra, con scritte e simboli corrispondenti. Le informazioni si trovano sulle etichette dei colori o nelle cartelle dei produttori.
In una delle caselle più piccole in alto lascio cadere una goccia di colore sulla carta bagnata, per testare la diffusione.
Nella seconda casella stendo il colore e poi lascio cadere una goccia d’acqua per testare gli effetti di fioritura e come si muovono le particelle dei pigmenti (granulazione). Nella terza coloro un cerchio, lascio asciugare e provo a rimuovere il colore con un pennello umido per testare la forza colorante.
Nella casella centrale traccio una linea nera con un pennarello waterproof, che mi servirà per testare l’opacità/trasparenza. Poi stendo il colore in una gradazione partendo dall’alto con una consistenza densa, aggiungendo via via sempre più acqua. Osservo poi il risultato una volta asciutto.
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